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“Trovo patetico ascoltare lo stress del palazzo su come risolvere il puntino che riguarda l’egoismo dei premier o del portavoce dei premier, rispetto allo stress che sta vivendo il Paese”. Così Gianluigi Paragone, oggi a Radio Cusano Campus, per il quale l’Italia ha bisogno di un “vaccino fiscale”, pena la morte dell’economia reale.
“Ci siamo stupiti per quanto successo in America, ma i parlamenti sono stati già saccheggiati tempo fa dai poteri finanziari, quelli delle multinazionali che decidono addirittura chi può e non può parlare. Nelle nostre pseudo democrazie i parlamenti sono svuotati. Un governo deve fare finire tutto nell’economia reale? Serve un vaccino fiscale. Non si può pensare – spiega Paragone – che l’economia reale possa ripartire da secoli di affanni in questo modo. Stiamo costringendo l’economia reale a morire, mentre questi parlano di servizi segreti, di come si sono svegliati Conte, Renzi e Casalino. E’ chiaro che i disordini arriveranno. Hanno inviato le cartelle esattoriali, ma se tu mi hai costretto a stare a casa devi resettare una serie di impegni fiscali. Quando i Padri Costituenti parlavano di sovranità dello Stato è perché lo Stato non fallisce, lo Stato non è una famiglia, può andare in deficit. O saltano le famiglie o salta lo Stato, ma lo Stato non può saltare. Ecco perché lo Stato adesso deve sfondare di deficit perché se no non partiamo”, conclude il senatore.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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